lunedì 10 ottobre 2011

"Sospesa...nell'attesa..."

Parlare d'attesa è come fermare il tempo, fissare il divenire degli eventi senza accadimenti e mutamenti, prendere frangenti di tempo e mescolarli; storie dentro storie legate dai fili invisibili dei ricordi. 
L’attesa fa da sfondo al divenire della narrazione di questo magnifico libro di Giovanni Marinaro, a tratti surreale, i cui passaggi letterari si snodano in un avvincente susseguirsi d’immagini, nel tempo diacronico della memoria e sincronico di quegli istanti immediati di vita. 
Accade così che il nastro si riavvolga per far rivivere una storia d’incontri e di luoghi, sotto la pioggia, davanti al mare...
A voi lettori racconterò l'esperienza unica di questo libro usando i pensieri che ho elaborato attraverso le linee abilmente disegnate dallo scrittore con le parole che, nel loro suono percettibile seppur silenzioso, carico d’impeto misto a voce d’anima, muovono emozioni; dialoghi scivolanti nel silenzio...
Leggendo anche i miei occhi si perdono nell'osmosi tra passato e presente guardando come da una finestra, la giusta trasparenza che scherma dal protagonismo e attraversa i sentimenti; da quei "vetri di parole" vedo non soltanto un assassinio o relazioni maliziose ma la ricerca in divenire di ciò che il tempo ha condotto con se, istanti che tornano. Percepisco pensieri, provo sensazioni. Che strano! D'un tratto sono dentro quelle pagine. Nel pensiero creativo e narrativo dello scrittore, c'è l'intenzione di far "camminare" il lettore su quelle "tracce" impresse sulla sabbia del tempo, mai cancellate dalle maree, che "mappano" i percorsi del cuore. 
Non mi soffermerò sulla narrazione sintetica delle vicende ne sulla descrizione di luoghi, personaggi, legami,  poichè racconterei "schizzi" a mano libera, diversi dalle linee di qualunque altro lettore. Continuerò, invece, a percorrere quelle parole, a domandarmi chi e cosa si stia attendendo; tenterò di dare risposte e mi accorgerò essere appaganti quando, giunta all'ultimo rigo, metterò i miei punti sospensivi sull'epilogo dello scrittore e resterò sospesa in quell’attesa che, nella poetica definizione dell’autore, "non è mai in ritardo..."
Un noir che si accende di colori..da leggere..

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www.ilmiolibro.it
www.lafeltrinelli.it

1 commento:

  1. Grazie per esserti messa fra i miei lettori :-) il tuo blog promette molto bene, tornerò a trovarti :-)

    Ciao :-)

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